- Molti nomi propri e nomi comuni sono scritti in modo diverso a seconda della loro storia, paese, origine, regione o tradizione. Abbiamo privilegiato la grafia francese come data ufficialmente dall'Accademia di Francia e abbiamo indicato tra parentesi la parola volgare e la sua origine, nonché le varianti ortografiche che abbiamo incontrato. Ad esempio per la parola francese " Borsch »(Parola dal russo borsch se stesso dal tedesco Barsch significato musica rock), troveremo le grafie: borchtch, bortch, borstch, borscht, borchte, borsch, borschte, bortch.
Un altro esempio: per la parola francese " bulgur »(Parola dal turco grano, di origine persiana che significa grano bagno turco). Troveremo inoltre: bulgur, bulghur, boulghur, burghul, borghol, bourghol.
- Per quanto possibile, abbiamo indicato l'origine di parole culinarie non comuni e il loro significato. Come, ad esempio, per la renna del Canada il " caribù ": parola canadese, proveniente da Algonkin -tribù indiana- e significato " scavare con la pala Perché scava nella neve per trovare il suo cibo.
- Oltre al francese, alcune parole sono scritte nei loro caratteri originali, ad esempio per la parola tzatziki : (in greco τζατζίκι, pronunciato dzadziki, a volte scritto jajiki). Tuttavia, abbiamo limitato l'uso di ideogrammi cinesi o giapponesi complessi.
Nota sull'ortografia dei prodotti italiani: La regola grammaticale francese richiede di aggiungere una "S" a una parola già messa al plurale italiano e utilizzata in un contesto francese come ad esempio: des spaghetti bolognese. Mentre in una descrizione italiana avremo: degli spaghetti al ragù. (spaghetti essendo il plurale italiano di spaghetti, diminutivo dal latino spago et sindicando "stringa").
Scriveremo "salame o salamino" (salame essendo il plurale italiano di salame che significa "cosa salata"). Scriveremo anche" gnocchi au formaggio ' gnocchi essendo il plurale italiano di gnocco che significa in italiano poco pane.
Scriveremo (proprio come in italiano) un cannelloni ou un maccheroni.
Le parole al singolare "un salame", " un spaghetto" o anche "a gnocco' essendo più che raramente usato, anche se troviamo queste ultime due parole al singolare nel Ampio menù di piatti e portate di questa enciclopedia.
Al contrario, non vedremo le parole " carpaccio "O" risotto »Usato al plurale. Infatti (e spesso) sta allo spirito creativo degli chef fare l'eccezione che conferma la regola.
- Regola di ponderazione: Ove possibile, abbiamo aderito alle seguenti dichiarazioni di ponderazione:
- dal più semplice al più complicato
- dal più leggero al più pesante/grasso
- dal più bello al più grande
- dal più fluido/morbido al più duro
- dal più neutro al più colorato.