Bitura: nf (o bittura). Cucinato. Prendi/prendi un (buon) boccone.
Bevi qualcosa: ubriacati.
Questa espressione viene dalla marina: Ufficialmente, la biture è la lunghezza della catena dell'ancora che è disposta a zigzag sul ponte in modo che, durante l'ancoraggio, l'ancora possa muoversi il più rapidamente e liberamente possibile sul fondo.
Ma quale collegamento tra morso e bere alcolici al punto da essere completamente ubriaco? Bene, ci sono due modi per collegare i due.
Il primo è per semplice analogia tra la disposizione della bitura sul ponte e la traiettoria zigzagante della persona che barcolla sulla banchina.
Per la seconda, possiamo supporre che, quando la parte (vera) è andata bene, probabilmente è perché il marinaio è arrivato al porto, e che può quindi permettersi di banchettare lì e anche di bere lì. Questo legame è rafforzato dal primo significato metaforico di bittura.
In effetti, originariamente, questo senso immaginato di morso designato pasto abbondante, nel 1825 (probabilmente molto annacquato). Poi, poco dopo il 1850, designò una forte dose di superalcolici.
Fu solo a partire dal 1888 che la parola venne attestata nel linguaggio generale come sinonimo di cucinato.