Acqua : nf Liquido incolore, inodore, trasparente e insapore quando puro.
Flotta.
Acqua pruriginosa: acqua frizzante.
C'è acqua nel gas: c'è qualcosa che non va.
Aggiungi acqua al tuo vino: modera le tue affermazioni.
Navigare, essere nelle acque di qualcuno: seguirlo, condividerne le opinioni, essere
del suo partito.
In queste acque: circa.
Essere (tutti) in acqua: grondante di sudore.
Contaci e bevi dell'acqua: la promessa non sarà mai mantenuta.
Affogare in un bicchiere d'acqua: puntate sull'accessorio e non sull'essenziale e soprattutto godetene
Sudare sangue e acqua: fare grandi sforzi, fare di tutto.
Non aver inventato l'acqua calda”: non essere molto furbi.
Non ha inventato l'acqua calda, ma la immagazzina.
Non aver inventato l'acqua zuccherata: essere sciocchi, stupidi.
Fai venire l'acquolina in bocca: invogliare, tentare, far desiderare la gente, far desiderare la gente, far venire voglia di mangiare.
Dell'acqua più bella: notevole (nel suo genere): un truffatore dell'acqua più bella.
La stessa acqua: lo stesso tipo.
Trattieni l'acqua: resisti.
Fai cadere un getto d'acqua: piscia, urina
Acqua limpida, torre dell'acqua limpida: senza l'uso di prodotti dopanti (gergo sportivo).
- L'espressione "Aggiungi acqua al tuo vino": modera le tue richieste o ambizioni.
Questa attenuazione degli effetti o qualità del vino da parte dell'acqua si trova nel senso figurato di questa espressione che è antica poiché se ne trova una forma dalla metà del XVI secolo.
E il suo significato si è anche evoluto perché se, oggi, si applica principalmente ad esigenze o pretese, nel 1636 Fleury de Bellingen diede il significato di "contenere le tue passioni come il calore eccessivo del vino è temperato dalla mistura dell'acqua" e Oudin, venti anni dopo, disse "per moderare, per vincere la sua rabbia". Che fosse allora o adesso, in questa espressione è sempre una questione di moderazione, quella con cui è bene bere questa bevanda alcolica a base di uva.
- L'espressione "C'è acqua nel gas": L'atmosfera è controversa - Si stanno preparando litigi.
La prima origine di questa metafora, a partire dall'inizio del 'XNUMX, è per chi ha traboccato una pentola d'acqua posta su un fornello a gas: prima si produce vapore acqueo, poi si spegne la fiamma, il gas che fuoriesce può provocare un esplosione. In altre parole, inizia con il fumo, poi esplode, proprio come in una lite!
Il secondo, citato dallo scrittore, romanziere e traduttore francese Claude Duneton (1935-2012), deriva dal fatto che il gas di carbone, nelle case in passato, conteneva un alto tasso di vapore acqueo. In determinate condizioni, questo vapore acqueo si condensa e finisce per creare sacche d'acqua nei tubi, otturandoli. C'era dunque in quel momento, e proprio, acqua nel gas, fenomeno che veniva annunciato da una fiamma arancione prima che si spegnesse del tutto.