Flan : nm Un flan è un crème à base de latte, Diuova e tanta tanta farina, che noi fait prendre au quattro.
Essere, restare come due giri di flan: essere stordito, sbalordito, muto di stupore (baba).
(Vedi la spiegazione di seguito per questa espressione).
Prepara (tutti) un flan: amplificando esageratamente l'importanza di un fatto
È vuoto: è uno scherzo, non è serio, non è vero.
Flan: a caso: dire qualcosa al flan (a casaccio).
Non è vuoto, non è teatro. È vero
Sul fianco: senza premeditazione, a caso, a caso.
Furto di flan, a volte.
Flan: non serio. Le tue idee sul flan, stupido.
Lavoro svolto sul fianco: trascurato, sporco.
Dirlo alla crema pasticcera: a caso, senza guardare.
Venendo al vuoto: a caso
Flan! : C'est faux
Dalla crema pasticcera: no mai!
Rendi vuoto: dì bugie, stronzate.
Resta come due giri di flan: stordito, stordito.
Coup de flan: coup de truffa, oltraggio.
Miserabile avversario, tocard (gergo sportivo).
Ricevi uno spazio vuoto: un pugno.
Calvo come una crema pasticcera alla vaniglia: essere totalmente calvo.
Andare in bianco: lasciare il gruppo senza una tattica ferma (gergo sportivo).
L'espressione "Resta come due giri di flan": Essere storditi, stupiti.
Una prima spiegazione di questa espressione verrebbe da una parola del XIV secolo, flaone ou flan, un disco di metallo che una volta colpito diventava una moneta o una medaglia. E proprio come si "colpisce" una moneta, ci si può stupire. Avremmo quindi qui un gioco di parole usando il doppio significato di frapper, i due cerchi della moneta corrispondenti agli occhi sbarrati dallo stupore.
Ma un dubbio incombe su questa ipotesi. Un'altra spiegazione verrebbe dal mondo della tipografia dove, dalla fine dell'ottocento, il bianco è un pezzo di cartone ricoperto da una spessa patina, destinato a ricevere l'impronta di una composizione e necessario per realizzare il cliché. utilizzato per la riproduzione del libro.
Ma niente spiega davvero perché rond e perché due.
Un'ultima ipotesi, un po' esagerata, verrebbe dalla perdita del c de fianco : Le due colpi sul fianco sarebbe un'iperbole designare i glutei. Chi si stupirebbe allora sarebbe "sul culo".
– Due citazioni dello scrittore americano John Fante (1909-1983) tratte dal romanzo Chiedi alla polvere (1939)
“All'improvviso la cameriera ha aperto la bocca, ha gettato la testa all'indietro e si è messa a ridere in un modo così buffo che anche il barista è sembrato due giri di flan. »
“Era rossa di piacere. Alla crema pasticcera non ha fatto così, questa piccola: era davvero contentissima e la sua gioia per me era come acqua fresca sul mio viso.